Autore: Piemaria Corona

Direttore CREA - Foreste e Legno, Arezzo

In memoria di Paolo Cantiani

Paolo Cantiani, ricercatore per passione prima che per lavoro, è morto. Cercava risposte ai problemi della selvicoltura e dell’assestamento. Amava e sapeva leggere il bosco per trovare risposte alle domande dei selvicoltori. Spirito libero e indomito rifuggiva le semplificazioni a favore della semplicità, immaginando e sperimentando...

Incontro Tecnico e Focus Group: “Problemi e opportunità per la pianificazione forestale in Appennino alla luce del nuovo Testo unico forestale”

Il D.Lgs. 34/2018 (Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, TUFF) dà centralità alla pianificazione per la gestione delle foreste. Per la prima volta il legislatore nazionale definisce il livello di pianificazione forestale territoriale (PFIT) e offre la possibilità alle Regioni di adottarlo, indicando una serie di principi e di contenuti minimi comuni a scala nazionale. Tutto ciò è una significativa opportunità ma anche una importante sfida…

Video CREA-FL: “Poplar Forestry”

La pioppicoltura in Italia è un settore in forte crescita, a cui il CREA, con il suo centro Foreste e Legno, dedica attività di ricerca rivolte al miglioramento genetico: in particolare il rapido accrescimento, la resistenza alle avversità e la capacità di produrre legno di buona qualità, adattandosi ai vari ambienti

Codice Forestale Camaldolese (Arezzo, 18/02/2020)

Per la prima volta UNESCO esamina un bene immateriale che ha come origine un valore etico. La gestione delle foreste da parte dei monaci camaldolesi ha prodotto quella complessità di rapporti uomo/ambiente sintetizzati nel Codice Forestale Camaldolese: la foresta non è solo un bene da custodire, ma da condividere

EDITORIALE: Eppur si muove!

di Piermaria Corona Forest@ vol. 14, pp. 141-142 (12 Aprile 2017) – doi: 10.3832/efor0077-014 Molti ricordano come frase sicuramente storica (anche perché ancora campeggia in molti libri scolastici) il detto “Eppur si muove!” che Galileo avrebbe proclamato dopo la lettura della sentenza del processo del 1633:...

EDITORIALE: Pensiero forestale

Negli ultimi decenni la capacità di crescita scientifica del settore forestale appare del tutto straordinaria, in grado di cambiare rapidamente qualsiasi quadro di riferimento e di aprirsi concretamente ai temi emergenti collegati alla genomica, alle biotecnologie, alle nanotecnologie, alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. Al contempo, da più parti viene, però, spesso evidenziata una certa carenza di cultura selvicolturale, condizione non di rado ostativa per una diffusione realmente efficace dei risultati della ricerca e per un adeguato trasferimento delle conoscenze scientifiche anche laddove è possibile fare riferimento a soluzioni innovative.

EDITORIALE: Laudato si’ (senza bosco, né pane né fuoco)

1. Breve periodo di vacanze. Tra poche settimane ci sarà l’elezione del nuovo presidente della Società Italiana di Selvicoltura e di Ecologia Forestale. Mi è venuto dunque spontaneo ripercorrere quanto avvenuto in questi quattro anni di presidenza della Società. Professionalmente, per me, è stato un periodo...

EDITORIALE: Dietro i fatti ci sono le idee (e il linguaggio)

Ho recentemente partecipato al Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura. Come sempre dopo un evento scientifico, tornando a casa mi sono chiesto: “Che cosa ho imparato?”. Il Congresso ha avuto grande successo, sia per numerosità di studiosi, scienziati, ricercatori, addetti ai lavori e studenti intervenuti, sia per copiosità di informazioni, casi di studio, tecnologie, idee. Ma un aspetto mi ha particolarmente colpito: l’improcrastinabilità del superamento di due “mantra” che hanno sotteso molta ricerca forestale in questi ultimi anni, relativamente ai concetti di “sostenibilità” e di “servizi” ecosistemici. Di fatto, io stesso ho non di rado evocato soprattutto il primo di questi due termini in molte pubblicazioni. Alcune presentazioni e discussioni al Congresso hanno però permesso di chiarirmi le idee: il problema è che queste parole sono improprie se applicate con riferimento alla gestione di ecosistemi (quali quelli forestali) e più in generale alla gestione dei sistemi socio-ecologici (sensu Folke, 2006).

EDITORIALE: Luci e ombre per lo sviluppo degli spazi verdi urbani

Il dibattito e le azioni relative alla pianificazione, progettazione e gestione del verde in città vanno acquisendo sempre maggiore importanza, sotto il profilo sia tecnico-scientifico che sociopolitico: il livello di benessere degli abitanti in città è infatti sempre più percepito anche in relazione alla qualità e...

EDITORIALE: Che fine ha fatto il regolamento FLEGT?

CHE FINE HA FATTO IL REGOLAMENTO FLEGT? Alla fine dello scorso anno il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MiPAAF) è stato individuato quale Autorità Competente (AC) nazionale per l’attuazione dei Regolamenti FLEGT (Reg. 2173/2005 – Forest Law Enforcement, Governance and Trade) e Timber Regulation...

EDITORIALE: Quando si dice degli effetti del “Climatic Change”…

Secondo il testo di una legge recentemente promulgata dalla Regione Puglia, sembrerebbe che questo territorio sia interessato da caduta di “valanghe” (L.R. 12/2012, art. 2, comma 1, subcomma 2: “Gli interventi di trasformazione del bosco sono vietati, fatte salve le autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti attraverso...

EDITORIALE: E’ davvero troppo il bosco in Italia?

Assistiamo da alcuni decenni alla schizofrenia dell’abbandono dei territori rurali marginali e non produttivi e, al contempo, a un consumo inarrestabile di suolo da parte di infrastrutture, poli commerciali e produttivi, espansione edificatoria sproporzionata e antinomica rispetto all’andamento demografico del nostro Paese, anche nei Comuni meno...