EDITORIALE: A proposito delle valutazioni dei progetti FIRB e MIUR

C’è qualcosa di “suggestivo” nelle valutazione dei progetti FIRB e MIUR-COFIN.
Giunge notizia di progetti che hanno conseguito valutazioni ben superiori a 90/100, e che sono stati esclusi. Motivo? I progetti ammessi hanno conseguito la valutazione di 100/100 o pochissimo meno.
Orbene, la valutazione complessiva deriva dalla sommatoria di valutazioni parziali che riguardano l’innovatività e l’originalità del progetto, il suo rigore, la qualificazione scientifica del coordinatore, quella dei partner, la congruità finanziaria, ecc. E’ mai possibile che ci siano casi in cui per tutti questi aspetti si raggiunga il punteggio massimo? Non sarà forse che questo scaturisca da azioni di lobbying per cui, all’interno di specifici settori, ci si accorda per dare, sempre e comunque, il punteggio massimo?
Si dirà: ma i referee sono anonimi. Sarà…Un autorevole collega e amico mi riferiva di aver avuto l’incarico, da parte degli organi competenti, di referare un progetto. In ritardo sui tempi previsti, un bel giorno venne contattato per via telefonica (non da chi gli aveva affidato l’incarico, nota bene), con la preghiera di consegnare la sua valutazione. C’e’ qualcosa che non funziona nel meccanismo? C’e’ qualcosa di “suggestivo”? Nel senso che qualcuno suggerisce? Ai garanti la sentenza.
Marco Borghetti

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SAFE - Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali
Università degli Studi della Basilicata

Marco Borghetti

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